Ritratto di Gonzalo Orquín (1982)
durata 1’27”
Nel suo studio romano l’artista spagnolo offre ai corpi contemporanei lo stile della tradizione. Un dialogo tra moderni e antichi, tra ideale e concreto, che è il cuore di un percorso e di una traiettoria artistica che vanno da Siviglia a Roma. Ma la materialità non è solo quella dei suoi colori e delle sue tele, ma anche quella del proprio corpo, che Gonzalo Orquín ama liberare nei club berlinesi. La musica techno, la folla, il buio e i fasci di luce, ma anche la solitudine delle strade più periferiche e moderne della capitale tedesca.
Regia di Suffraje * Giuda Studio
Mattia Abballe, formatosi in Visual Communication e Video Design, dal 2014 entra nell’hub Suffraje per l’ideazione e sviluppo di diversi progetti e commissioni in ambito culturale e fashion editorials. Costante il focus della ricerca artistica nei temi delle nuove identità queer europee.
Musiche di Mattia Abballe